VENERDI' 17 GIUGNO                   ORE 21:00

VERCELLI (VC) CHIESA DI SAN LORENZO

Evento realizzato in collaborazione con:

Arch. Daniele De Luca, Ufficio Beni culturali Arcidiocesi di Vercelli

CHRISTOPHE COIN   &                                                 MARIO STEFANO TONDA


CHRISTOPHE COIN, violoncello

MARIO STEFANO TONDA, fortepiano

GAUDETE! in ARTE
Discorso sul Metodo secondo Cartesio

curatore: Diego Pasqualin, scultore

Espone per

GAUDETE! IN ARTE

LUCE DELHOVE



Christophe Coin

Classe 1958, nativo di Caen, Christophe Coin da sempre ha il violoncello nel sangue: talento precoce, a diciotto vince il Premier Prix al Conservatorio di Parigi sotto la guida di André Navarra. Una borsa di studio gli consente poi di proseguire gli studi presso la Musikhochschule di Vienna, dove trae partito anche dalle lezioni di Nikolaus Harnoncourt. Di lì a poco risulta decisivo l’incontro con Jordi Savall, che

gli fa conoscere la viola da gamba e lo accoglie alla Schola Cantorum di Basilea. Coin non rinunzia, però, al violoncello moderno, e segue anche le lezioni di Mstislav Rostropovic. La sua carriera di concertista comincia alla grande: varie tournée con il Concentus Musicus di Vienna, l’incontro con Christopher Hogwood… Nel 1984 ha l’opportunità di collaborare con Rudolph Nureyev. In questo stesso anno con Erich Hobärth, Andrea Bischof e Anita Mitterer dà vita al Quatuor Mosaïques. L’esperienza di questo quartetto si rivela decisiva per Coin. L’intensa attività concertistica ha portato Coin a esibirsi a fianco di artisti del calibro di Patrick Cohen, Monica Huggett, Ton Koopman, Wieland Kuijken, Gustav Leonhardt, Scott Ross, Jordi Savall, Hopkinson Smith. Viene invitato come solista e anche come direttore da compagini quali l’Orchestre des Champs-Elysées, il Concertgebouw e l’Amsterdam Bach Solisten, l’Orchestra of the Age of Enlightenment, l’Academy of Ancient Music, le Orchestre francesi di Lione e Lille, di Piccardia, della Bassa Normandia, di Grenoble. Una discografia impressionante, per varietà e quantità, è il riflesso di questa prestigiosissima attività concertistica. Precoce è anche l’esordio di Coin nell’attività didattica, subito ad altissimo livello. Nel 1984 al Conservatorio di Parigi viene creata apposta per lui una cattedra di violoncello barocco e viola da gamba. Diviene quindi docente presso la Schola Cantorum, nonché presso le Accademie Internazionali di Granada e Innsbrück. Le sue masterclass in giro per il mondo non si contano più. Nel 1991 Coin assume la direzione dell’Ensemble Baroque di Limoges, col quale si prefigge di esplorare il repertorio dei secoli XVII-XVIII a livello non solo esecutivo, ma anche scientifico. Già quattro volte ha chiamato a raccolta musicologi, liutai e ricercatori in convegni internazionali per discutere di strumenti antichi. Il segreto di tutto ciò? Una sete inesausta di recherche, un desiderio febbrile di approfondimento. 


Mario Stefano Tonda

Mario Stefano Tonda, musicista torinese, si diploma in pianoforte presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino sotto la guida di Annamaria Cigoli. Intraprende quindi la pratica del clavicembalo con Ottavio Dantone, per proseguire gli studi in cembalo e fortepiano con Emilia Fadini ed ottenere infine, con il massimo dei voti, il Diploma Accademico Superiore in Tastiere Storiche presso il Conservatorio di Torino sotto la guida di Giorgio Tabacco. Parallelamente agli studi accademici prende quindi parte a corsi di clavicembalo e fortepiano tenuti da Kenneth Gilbert, Pierre Hantai, Jos van Immerseel, Andreas Staier, Bart van Oort, seguendo infine i corsi di fortepiano di Malcolm Bilson in Europa (Italia, Belgio e Olanda) e negli Stati Uniti (New York). Tiene regolarmente recitals in importanti sale da concerto (tra le quali l’Auditorium della Conciliazione di Roma, la Sala Maffeiana dell’Accademia Filarmonica di Verona, la Fortune Town Yamaha di Bangkok) ed e’ invitato in importanti stagioni di musica (Stagione dell’Orchestra Sinfonica di Roma, Festival dei Saraceni, Gaudete! Festival Internazionale di Musica Antica, Stagione Antiqua dell’Accademia del Ricercare, Festival Armoniche Fantasie dell’Academia Montis Regalis, Regie Sinfonie di Torino) esibendosi al clavicembalo ed al fortepiano sia come solista sia con gruppi da camera ed orchestrali (Orchestra Sinfonica di Roma, Il Continuo, i Musici di Santa Pelagia, Accademia del Ricercare), nonche’ con strumentisti e direttori d’orchestra quali Lior Shambadal, Vadim Brodsky, Marco Fornaciari, Giorgio Tabacco, Antonio Fantinuoli, Berislav Skenderovic. Con l’Orchestra Sinfonica di Roma ha eseguito, sotto la direzione di Lior Shambadal, il Quinto Concerto Brandeburghese per cembalo solista di Johann Sebastian Bach e, sotto la direzione di Francesco La Vecchia, la Sonata da Camera per Clavicembalo e 10 Strumenti di Goffredo Petrassi e le due Suite con clavicembalo dalle Antiche Arie e Danze di Ottorino Respighi, incise rispettivamente per le etichette Naxos e Brilliant Classic. Per la casa discografica Tactus Records ha inciso al fortepiano un disco dal titolo Giacinto & Vincenzo Calderara e la musica tastieristica sabauda del XVIII secolo: realizzato in collaborazione con la Reggia della Venaria Reale ed il sostegno dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte e’ stato accolto dalla critica discografica (rivista Musica, Early Music Review ed Early Music of Oxford University Press) con deciso entusiasmo.